Il Ministero dell’Istruzione (Miur) nella nota n. 54257 pubblicata lo scorso 18 settembre ha comunicato le istruzioni per le richieste di cessazione dal servizio a partire dal 1° settembre 2024 del personale scolastico. Una grande notizia per chi è a fine carriera e ritiene di avere i requisiti.
Per questo abbiamo raccolto in questo articolo tutto ciò che serve sapere.
La prima cosa a cui prestare attenzione sono i tempi
I termini per presentare le domande sono stati anticipati di quasi due mesi per consentire all’amministrazione e all’INPS di gestire le procedure in modo adeguato.
Le scadenze sono molto serrate: il 23 ottobre per docenti, personale educativo e personale ATA, il 28 febbraio 2024 per i dirigenti scolastici.
Chi è ammesso alla cessazione volontaria del servizio?
Sono ammessi alla cessazione volontaria i lavoratori che raggiungono i requisiti di età e contributi o quelli legati alla “Quota 100”, “Quota 102” e “Quota 103”.
In particolare:
- Età e Contributi: almeno 67 anni di età e almeno 20 anni di contributi. In alternativa, possono richiedere la cessazione a prescindere dall’età anagrafica, i lavoratori che hanno accumulato almeno 42 anni e 10 mesi di contributi (41 anni e 10 mesi per le donne) entro il 31 dicembre 2024. Questi requisiti possono essere soddisfatti accumulando contributi versati in altre gestioni previdenziali obbligatorie, comprese le casse professionali.
- Quote 100, 102 e 103: può presentare la domanda il personale che ha raggiunto i requisiti per la “Quota 100” (62 anni e 38 anni di contributi) al 31 dicembre 2021, per la “Quota 102” (64 anni e 38 anni di contributi) al 31 dicembre 2022 o per la “Quota 103” (62 anni e 41 anni di contributi) al 31 dicembre 2023. Anche per i “quotisti,” il requisito contributivo può essere perfezionato cumulando contributi da altre gestioni previdenziali obbligatorie, ad eccezione dei periodi presenti nelle casse professionali.
- “Opzione Donna”: interessa tutte le lavoratrici che hanno raggiunto i 58 anni di età e 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2021 oppure, in alternativa, 60 anni di età (59 anni se ci sono figli o 58 anni con due o più figli) e 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2022, a condizione che prestino assistenza a un disabile o siano invalide almeno al 74%.
- Ape Sociale: si tratta di una forma pensionistica con requisiti e contributi specifici. I lavoratori cosiddetti precoci, ad esempio, che hanno raggiunto almeno 41 anni di contributi, possono presentare la domanda di cessazione dal servizio entro il 31 agosto 2024 dopo aver ottenuto il riconoscimento dall’INPS.
E se ho un finanziamento attivo con cessione del quinto? Oppure volessi farne uno?
Niente paura! Dopo aver presentato la domanda dovrai attendere fino al 22 aprile 2024, termine ultimo fissato dall’INPS per la comunicazione del diritto o meno alla pensione. Contestualmente verrà avviata la pratica di trasferimento del tuo prestito dallo stipendio alla pensione, senza che tu debba fare nulla.
Se invece stai pensando a un nuovo finanziamento e stai valutando la formula con cessione del quinto, è ancora meglio. “Appoggiare” il finanziamento alla pensione rende molto rapida la procedura di approvazione e avvio del prestito, perché è lo Stato che fa da garante: basterà il tuo cedolino della pensione, i tuoi dati e il gioco è fatto.
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