Limitazioni nell’erogazione dei servizi Gruppo Santamaria S.p.A. – Al momento i prodotti di Cessione del Quinto e di Prestito Personale non sono disponibili.

Differenza tra prestito e cessione del quinto: la guida completa

differenza tra prestito e cessione del quinto

Quando si ha bisogno di liquidità, due delle soluzioni più considerate sono il prestito personale e la cessione del quinto. Molti consumatori, però, non hanno chiara la differenza tra queste due formule di finanziamento e spesso si trovano in difficoltà nel capire quale sia più adatta alle proprie esigenze. Conoscere bene le caratteristiche dei due prodotti non è soltanto utile per fare una scelta informata, ma è fondamentale per evitare rifiuti nella richiesta di credito e pianificare al meglio il proprio futuro finanziario.

In questa guida analizzeremo, in modo chiaro e approfondito, tutti i principali motivi di differenza tra prestito personale e cessione del quinto, così da offrirti un quadro completo e aggiornato.

Cos’è un prestito personale e come funziona

Definizione di prestito personale

Il prestito personale è una forma di credito al consumo concessa da banche o finanziarie a fronte della promessa di rimborso da parte del richiedente. Non è vincolato a una finalità precisa: puoi utilizzarlo per un viaggio, per acquistare un bene, per spese mediche o per qualunque esigenza personale.

Modalità di erogazione e rimborso

Una volta approvata la domanda, la somma viene accreditata sul conto corrente del richiedente. Il rimborso avviene attraverso rate mensili, la cui entità e durata vengono stabilite in fase contrattuale. Le rate includono capitale, interessi e spese accessorie (istruttoria, incasso rata, gestione pratica).

La rata deve essere versata direttamente dal cliente, che è responsabile del pagamento ogni mese. In caso di insolvenza, la banca può avviare procedure di recupero e il nominativo del cliente può essere segnalato nelle banche dati creditizie come cattivo pagatore.

Garanzie richieste nei prestiti personali

Il prestito personale è un finanziamento non finalizzato e generalmente non garantito. Questo significa che la banca si tutela richiedendo:

  • Un reddito dimostrabile tramite busta paga, cedolino pensione o dichiarazione dei redditi.
  • Un garante (in alcuni casi), soprattutto se il reddito non è considerato sufficiente.
  • Una buona reputazione creditizia: eventuali segnalazioni negative nei SIC (come CRIF) possono portare al rifiuto.

Flessibilità di utilizzo del capitale

Il prestito personale permette di utilizzare la somma ricevuta liberamente: per un’auto, per arredare casa, per spese sanitarie o per consolidare altri debiti. L’importante è rispettare il piano di ammortamento concordato.

Cos’è la cessione del quinto e come funziona

Significato del termine “cessione del quinto”

La cessione del quinto dello stipendio o della pensione è un prestito personale regolamentato dalla legge italiana (DPR 180/1950). La rata mensile viene trattenuta automaticamente dalla busta paga del dipendente o dall’assegno pensionistico, e non può mai superare il 20% del reddito netto mensile.

Come avviene la trattenuta

  • Per i lavoratori dipendenti: la trattenuta è effettuata direttamente dal datore di lavoro.
  • Per i pensionati: è l’INPS o l’ente previdenziale a occuparsi del pagamento della rata.

In questo modo, la rata è garantita e non può essere saltata, riducendo il rischio di insolvenza.

Durata e calcolo della rata nella cessione del quinto

La durata del prestito varia da 24 a 120 mesi.
Esempio: se il tuo stipendio netto è di 1.500 €, il quinto massimo cedibile è 300 €. Se scegli un piano decennale, l’importo erogabile può arrivare a circa 36.000–38.000 €, già comprensivo di interessi e costi.

Assicurazioni obbligatorie

Per legge, la cessione del quinto deve essere sempre accompagnata da:

  • Polizza rischio vita, che estingue il debito in caso di decesso.
  • Polizza rischio impiego, che copre la perdita del lavoro per i dipendenti.

Questi strumenti danno sicurezza sia al cliente che all’istituto erogante.

Iter della pratica: dalla richiesta al pagamento

Il percorso tipico prevede:

  1. Richiesta del preventivo con indicazione dell’importo desiderato.
  2. Raccolta dei documenti (busta paga o cedolino pensione, documento d’identità, codice fiscale).
  3. Valutazione della pratica da parte della banca.
  4. Notifica e benestare da parte del datore di lavoro o dell’ente pensionistico.
  5. Firma del contratto, anche digitale con SPID o CIE.
  6. Erogazione della somma tramite bonifico o assegno.
  7. Rimborso mensile automatico con trattenuta in busta paga o pensione.

Differenza tra prestito personale e cessione del quinto

Modalità di rimborso a confronto

  • Nel prestito personale, la rata viene addebitata sul conto corrente e spetta al cliente ricordarsi di avere la disponibilità.
  • Nella cessione del quinto, la rata è trattenuta automaticamente, riducendo il rischio di dimenticanze o insolvenze.

Destinatari: chi può richiederli

  • Il prestito personale è aperto a tutti i soggetti con reddito dimostrabile (lavoratori dipendenti, autonomi, liberi professionisti).
  • La cessione del quinto è riservata a dipendenti pubblici, statali e privati con contratto a tempo indeterminato e ai pensionati.

Differenze nelle garanzie richieste

  • Il prestito personale può richiedere un garante o altre garanzie reali.
  • La cessione del quinto non richiede garanti: la garanzia è data dallo stipendio/pensione e dalla polizza obbligatoria.

Costi e tassi: prestito vs cessione del quinto

  • Nei prestiti personali, i tassi possono variare ed essere più alti, soprattutto senza garanzie aggiuntive.
  • Nella cessione del quinto, i costi accessori e le polizze sono inclusi nella rata, che resta fissa per tutta la durata.

Flessibilità e vincoli

  • Il prestito personale offre maggiore libertà di importo e durata, ma le rate possono variare se si sceglie un tasso variabile.
  • La cessione del quinto ha vincoli più stringenti (20% del netto, durata max 120 mesi), ma offre maggiore stabilità e prevedibilità.

Gestione delle segnalazioni e rischio insolvenza

  • Un prestito personale può essere rifiutato immediatamente in caso di segnalazioni negative.
  • La cessione del quinto, grazie alla trattenuta diretta, può essere concessa anche a chi ha avuto problemi di pagamento, salvo i casi in cui l’assicurazione non conceda copertura.

Tabella comparativa

AspettoPrestito personaleCessione del quinto
Modalità di rimborsoRate pagate dal cliente tramite RID/bollettiniTrattenuta diretta in busta paga o pensione
Importo massimoIn base al reddito e alla valutazione creditiziaFino a 1/5 del reddito netto, massimo 120 rate
Durata12-120 mesi (variabile)24-120 mesi, vincolata a età/contratto
Garanzie richiesteSpesso garante o beni di proprietàNessun garante, ma obbligo di polizza vita e rischio impiego
AccessoDipendenti, autonomi, liberi professionistiSolo dipendenti pubblici/statali/privati e pensionati
Gestione delle ratePagamenti manuali mensiliAddebito automatico dal datore o dall’INPS
Rischio insolvenzaA carico del richiedenteRidotto grazie alla trattenuta diretta

Errori comuni nel valutare la differenza tra prestito e cessione del quinto

Molti richiedenti commettono alcuni errori tipici:

  • Confondere la flessibilità con la sicurezza: il prestito personale è più flessibile, ma meno sicuro in termini di approvazione e sostenibilità.
  • Sottovalutare i vincoli di durata: la cessione non può superare i 10 anni e la rata non può eccedere il 20% del reddito.
  • Ignorare il ruolo dell’assicurazione: senza polizza vita/impiego approvata, la cessione del quinto non parte.
  • Fare richieste multiple dopo un rifiuto: ogni rifiuto rimane nei SIC e può ostacolare pratiche future.

FAQ sulla differenza tra prestito e cessione del quinto

1. La cessione del quinto è sempre più conveniente del prestito personale?
Non sempre. È spesso più economica in termini di tasso, ma meno flessibile. Se sei un lavoratore autonomo, il prestito personale può essere l’unica via.

2. Con la cessione del quinto ho bisogno di un garante?
No, la garanzia è data dal tuo stipendio o pensione e dalle polizze obbligatorie. Nel prestito personale, invece, il garante è spesso richiesto.

3. Posso rinnovare un prestito personale con una cessione del quinto?
Sì, è possibile estinguere un prestito personale accendendo una cessione del quinto, soprattutto se si cerca una rata più sostenibile e sicura.

4. In caso di segnalazioni in CRIF, quale conviene tra prestito e cessione del quinto?
La cessione del quinto è generalmente più accessibile anche a chi ha avuto difficoltà di pagamento, perché la rata è garantita dalla trattenuta diretta. Tuttavia, ogni istituto valuta la pratica in autonomia.

5. Se il mio datore di lavoro non accetta la cessione del quinto?
La normativa prevede che il datore non possa rifiutare arbitrariamente, ma se l’azienda non è assicurabile la pratica può non andare a buon fine. In quel caso, un consulente può aiutarti a trovare la soluzione alternativa più adatta.

Il supporto di Gruppo Santamaria

Abbiamo visto insieme quali sono i principali motivi di differenza tra prestito e cessione del quinto e i casi in cui la richiesta può essere respinta. La scelta della formula giusta dipende dal tuo profilo economico, dal tipo di contratto e dalla tua situazione creditizia.Noi di Gruppo Santamaria S.p.A., come società fintech associata a ItaliaFintech e specializzata in cessione del quinto, ti offriamo la possibilità di valutare gratuitamente e senza impegno la tua situazione. Grazie al nostro protocollo ARGORITMO® analizziamo i dati in tempi rapidi, individuiamo la soluzione più adatta e ti accompagniamo nella gestione della pratica, garantendo massima trasparenza e zero costi nascosti.