La cessione del quinto INPS è una delle forme di finanziamento più sicure e vantaggiose per i pensionati italiani. Permette di ottenere liquidità immediata con una rata fissa trattenuta direttamente dalla pensione, senza dover preoccuparsi di scadenze o addebiti bancari. Ma come funziona davvero questo meccanismo? Chi può richiederlo, quali sono i limiti, i tempi e i vantaggi concreti?
In questo articolo analizziamo nel dettaglio come funziona la cessione del quinto INPS, chiarendo tutti gli aspetti tecnici e pratici, così da fornire una guida completa e aggiornata per chi desidera richiederla con consapevolezza.
Che cos’è la cessione del quinto INPS
La cessione del quinto INPS è un prestito personale a rimborso garantito, destinato ai pensionati che percepiscono un assegno mensile dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale.
Il termine “cessione del quinto” deriva dal limite massimo della rata: non può superare un quinto (20%) della pensione netta mensile.
Questo tipo di finanziamento è regolato dal D.P.R. 180/1950, che tutela il debitore fissando limiti di trattenuta e obblighi di trasparenza. A differenza di un prestito tradizionale, la rata non viene addebitata sul conto corrente, ma trattenuta direttamente dall’INPS e versata alla banca o finanziaria che ha erogato il credito.
La procedura è quindi automatica e sicura, perché elimina il rischio di dimenticanze nei pagamenti o insolvenze. È proprio questa garanzia che rende la cessione del quinto accessibile anche a chi ha avuto difficoltà creditizie in passato.
Come funziona la cessione del quinto INPS
Il funzionamento è semplice ma regolato da passaggi precisi:
- Il pensionato richiede il finanziamento presso una banca o società convenzionata con INPS.
- La finanziaria calcola la quota cedibile sulla base della pensione netta.
- L’INPS rilascia la comunicazione di cedibilità che certifica l’importo massimo della rata possibile.
- Una volta firmato il contratto, la banca eroga la somma pattuita e la rata viene trattenuta automaticamente ogni mese dalla pensione.
Il rimborso può durare da 24 a 120 mesi e, al termine, la cessione si estingue senza ulteriori adempimenti da parte del pensionato. Tutto il processo è gestito in collaborazione con l’INPS, che garantisce la regolarità dei pagamenti e la sicurezza per entrambe le parti.
Chi può richiedere la cessione del quinto INPS
Possono accedere a questa forma di finanziamento tutti i pensionati titolari di una pensione INPS, fatta eccezione per alcune categorie di assegni non cedibili.
Sono ammessi:
- pensionati con pensione di vecchiaia o anticipata;
- pensionati con pensione di reversibilità;
- pensionati ex dipendenti pubblici o privati, purché la pensione sia gestita dall’INPS.
Sono invece esclusi:
- titolari di pensioni sociali o assegni sociali;
- pensioni di invalidità civile;
- indennità di accompagnamento;
- assegni familiari o temporanei.
La condizione fondamentale è che la pensione netta residua dopo la trattenuta non scenda sotto il minimo vitale, fissato ogni anno dall’INPS (circa 515 euro nel 2025).
Calcolo della quota cedibile
La rata mensile non può superare un quinto della pensione netta.
Per esempio, se un pensionato percepisce 1.500 euro netti al mese, la rata massima sarà di 300 euro.
La formula è la seguente:
Quota cedibile = (Pensione netta – Minimo vitale) × 20%
La finanziaria, dopo aver calcolato la quota teorica, richiede all’INPS la comunicazione di cedibilità, documento ufficiale che attesta l’importo esatto cedibile. Senza questa comunicazione, il prestito non può essere erogato.
È importante sapere che il minimo vitale non è fisso, ma varia ogni anno in base agli aggiornamenti ISTAT.
La convenzione INPS con banche e finanziarie
Per semplificare l’accesso e garantire condizioni trasparenti, l’INPS ha stipulato convenzioni con banche e società finanziarie.
Chi si rivolge a un istituto convenzionato beneficia di tassi calmierati e procedure più rapide, poiché l’INPS trasmette in via telematica la comunicazione di cedibilità.
Le banche convenzionate, inoltre, devono rispettare standard precisi in termini di:
- trasparenza contrattuale;
- costi accessori contenuti;
- gestione digitale delle pratiche.
Scegliere una finanziaria convenzionata significa quindi accedere a condizioni più vantaggiose e a un processo semplificato.
I tempi per ottenere la cessione del quinto INPS
I tempi medi di approvazione ed erogazione variano in base alla completezza della documentazione.
In generale, si possono distinguere tre fasi principali:
- Rilascio della comunicazione di cedibilità da parte dell’INPS, che richiede fino a 30 giorni.
- Istruttoria e approvazione del finanziamento da parte della banca, solitamente 7-10 giorni lavorativi.
- Erogazione del prestito, che avviene entro pochi giorni dalla firma del contratto.
Nel complesso, l’intero processo dura in media tra 20 e 40 giorni, a seconda della velocità con cui vengono forniti i documenti richiesti.
Durata e importo del finanziamento
La durata di una cessione del quinto INPS va da 2 a 10 anni, mentre l’importo ottenibile dipende da tre fattori principali:
- la pensione netta mensile;
- la quota cedibile massima;
- l’età del richiedente alla fine del piano di rimborso (in genere non oltre gli 85 anni).
A parità di pensione, un periodo più lungo comporta una rata più bassa ma anche un costo complessivo leggermente superiore, per effetto degli interessi.
Costi e tassi della cessione del quinto INPS
Uno dei vantaggi della cessione del quinto INPS è la trasparenza dei costi. Tutti gli oneri sono indicati nel contratto e non possono essere modificati nel tempo.
I principali costi sono:
- TAN e TAEG (tassi di interesse nominale e complessivo);
- assicurazione obbligatoria per rischio vita (copre il debito residuo in caso di decesso del titolare);
- eventuali spese istruttorie o di intermediazione, sempre esplicitate.
I tassi di interesse sono calmierati dalle convenzioni INPS e vengono periodicamente aggiornati. Nel 2025 oscillano mediamente tra 4% e 7%, a seconda della durata e del profilo del richiedente.
Estinzione anticipata e rinegoziazione
Il pensionato può decidere di estin guere anticipatamente la cessione del quinto, pagando solo il capitale residuo e ottenendo il rimborso della quota di interessi non maturati.
Questa operazione è consentita in qualsiasi momento e può essere utile se si desidera accedere a una nuova cessione o ridurre i costi complessivi.
In alternativa, è possibile rinegoziare la cessione già in corso, dopo aver rimborsato almeno il 40% del piano iniziale. In tal caso, si ottiene un nuovo finanziamento che sostituisce il precedente, spesso con tassi più vantaggiosi.
Casi particolari e limitazioni
Non tutte le pensioni INPS sono cedibili. Sono escluse le pensioni sociali, assegni di invalidità civile e indennità assistenziali, perché non hanno natura previdenziale.
Inoltre, la cessione può essere negata se:
- la pensione residua, dopo la rata, scende sotto il minimo vitale;
- l’età del pensionato supera il limite assicurabile;
- il richiedente ha già una cessione o un pignoramento in corso che impedisce ulteriori trattenute.
Un altro aspetto importante riguarda il rischio vita: la legge impone la presenza di una polizza che estingua il debito in caso di morte del titolare, così da non gravare sugli eredi.
Vantaggi della cessione del quinto INPS
Scegliere la cessione del quinto INPS significa accedere a un prestito con numerosi vantaggi concreti:
- rata fissa per tutta la durata del piano;
- tasso garantito e trasparente;
- pagamento automatico trattenuto dall’INPS;
- nessuna garanzia reale o fideiussione richiesta;
- accessibilità anche con segnalazioni in CRIF.
Per queste ragioni è una delle forme di finanziamento più apprezzate dai pensionati che cercano sicurezza e semplicità, senza rischi di sovraindebitamento.
FAQ sulla cessione del quinto INPS
La cessione del quinto INPS è diversa da un prestito personale?
Sì. Nella cessione del quinto la rata è trattenuta direttamente dalla pensione, e l’INPS funge da garante dei pagamenti.
Posso chiedere una cessione anche se ho già altri prestiti in corso?
Sì, purché la somma delle rate non superi il limite di cedibilità.
Serve un garante o un conto corrente?
No. Il prestito è garantito dalla pensione stessa e gestito interamente dall’INPS.
Posso estinguere la cessione in anticipo?
Sì, in qualsiasi momento, con diritto al rimborso della quota di interessi non maturata.
Ci sono limiti di età?
Sì, di norma il piano deve concludersi entro gli 85 anni del richiedente.
Perché scegliere una cessione del quinto gestita in modo digitale
Negli ultimi anni, l’introduzione di tecnologie fintech ha reso la gestione della cessione del quinto più rapida e trasparente.
Grazie ai sistemi di intelligenza artificiale e automazione, le richieste vengono processate in tempi ridotti, con meno burocrazia e maggiore chiarezza per il cliente.
Affidarsi a un intermediario che integra strumenti digitali consente di:
- ottenere preventivi in pochi minuti;
- firmare i documenti online;
- monitorare in tempo reale lo stato della pratica;
- ricevere assistenza continua durante tutto il processo.
Una scelta sicura e garantita
La cessione del quinto INPS è oggi una soluzione di credito stabile, trasparente e protetta, che offre ai pensionati la possibilità di realizzare progetti o affrontare spese importanti senza rischi.
Grazie all’intervento dell’INPS e all’obbligo della copertura assicurativa, questo tipo di prestito garantisce massima sicurezza per il richiedente e per la sua famiglia.
Noi di Gruppo Santamaria S.p.A., realtà fintech associata a ItaliaFintech e leader nazionale nel settore della cessione del quinto, mettiamo a disposizione consulenti esperti e tecnologie proprietarie per offrire ai clienti tempi rapidi, zero costi nascosti e un’assistenza completa in ogni fase.
Con il nostro protocollo ARGORITMO®, automatizziamo la gestione delle pratiche, garantendo risposte veloci e preventivi personalizzati.
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